UNITI PER COMBATTERE MOLESTIE E VIOLENZA ANCHE SUL LAVORO
Casa di Carità Arti e Mestieri di Santhià ha recentemente partecipato ad un incontro formativo dal titolo # IO SONO CONTRO LE MOLESTIE.
La nostra Fondazione combatte il fenomeno della violenza e delle molestie che purtroppo è tuttora significativo in Italia, anche in ambito lavorativo. Con la sottoscrizione del Protocollo sulle “Molestie e violenza anche di tipo sessuale nei luoghi di lavoro” si è insediato un Tavolo di lavoro composto da tutti i sottoscrittori che hanno approvato una attività di formazione rivolta alle aziende che si impegnano a: “mantenere un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno denunciando i comportamenti molesti o la violenza sul luogo di lavoro”.
Preoccupano i risultati delle indagini ISTAT pubblicati nel 2018 sul tema delle molestie sessuali perché evidenziano che 8.816.000 donne dai 14 ai 65 anni nel corso della loro vita hanno subito una qualche forma di molestia sessuale. Inoltre i dati evidenziano che il fenomeno investe anche il genere maschile con 3.874.000 uomini che hanno dichiarato di aver subito almeno una molestia. Le molestie e le violenze di tipo sessuale sono però solo un aspetto del problema, che riguarda una casistica molto più vasta, tra cui le molestie psicologiche e quelle fisiche, aumentate a seguito del lockdown imposto dalla pandemia da Covid-19. “Pertanto, è oggi quanto mai importante potenziare la comunicazione su tale tematica sensibilizzando tutti i lavoratori e responsabilizzando i datori di lavoro. L’obiettivo, sottolinea Lella Bassignana consigliera di parità e referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli, è garantire un ambiente di lavoro sano, privo di fattori di discriminazione e di qualsiasi forma di violenza, fisica o psicologica, anche allo scopo di migliorare la produttività e la qualità delle prestazioni, riducendo, allo stesso tempo, il rischio di infortuni e malattie professionali. La violenza e le molestie hanno un impatto negativo sia sulla partecipazione delle donne al lavoro che sulla qualità del lavoro.
L’impatto occupazionale negativo si estende sia al settore pubblico sia a quello privato.” Un futuro del lavoro migliore per le donne può essere realizzato solo eliminando le discriminazioni e le disuguaglianze, superando gli stereotipi di genere radicati nella società e riconoscendo il valore del lavoro delle donne in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che è stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2015. La realizzazione degli obiettivi contenuti nell’Agenda dipende dal raggiungimento della parità di genere nel mondo del lavoro. “Il primo corso di formazione” – prosegue Lella Bassignana – “è stato rivolto alle associazioni di categoria, alle aziende associate e alle agenzie formative, che hanno condiviso lo spirito dell’accordo e si è tenuto il 31 maggio con il patrocinio della Consigliera di parità regionale del Piemonte Anna Mantini, dell’Ordine degli Avvocati di Vercelli, dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Vercelli, dell’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati). A questo primo incontro formativo ne seguiranno altri rivolti agli enti pubblici. Oltre alla targa identificativa del Nodo #iosonocontrolemolestie verrà realizzato un vademecum sulle molestie con l‘elenco delle aziende che hanno aderito all’iniziativa”. Restiamo uniti e combattiamo contro ogni forma di violenza e di discriminazione.