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La visita del filantropo Lupo Bianco

Una mattinata ricca di emozioni per le classi I e II

Oggi, mercoledì 13 aprile, i nostri allievi e insegnanti delle classi I e II hanno accolto con molto entusiasmo il filantropo vercellese Carlo Olmo, conosciuto come Lupo Bianco, ancora una volta in prima linea per fare del bene e aiutare gli altri.

La mattinata, ricca di emozioni, è cominciata con una breve presentazione del suo film, disponibile dal 12 aprile su Amazon Prime Video ed è continuata con una serie di riflessioni interessanti e toccanti sul tema della pandemia e della recente guerra scoppiata in Ucraina, nel cuore dell'Europa.

«Nella vita sarete chiamati ad affrontare delle prove difficili e, proprio in quel momento, dovrete tirare fuori il coraggio e la forza per superarle», questo l'invito di Lupo Bianco ai nostri giovani. «Il messaggio lanciato nel nostro film è un messaggio di speranza», così ha precisato il figlio di Carlo Olmo, che nel lungometraggio interpreta la parte di un medico. Di seguito alcune delle domande poste durante la visita:

  • Perché si fa chiamare Lupo Bianco?
  • Quale motivo la spinge ad aiutare così tante persone?
  • Ha mai incontrato ostacoli nell'aiutare gli altri?
  • Ricorda un avvenimento particolare accaduto mentre aiutava qualcuno?

Prima di salutarsi, i nostri allievi hanno pronunciato il seguente discorso, scritto per dire NO alla guerra e dimostrare tutta la loro vicinanza al popolo ucraino: «Vista la tragica situazione dell'Ucraina e le atrocità della guerra noi allievi della Casa di Carità abbiamo pensato di fare un gesto simbolico, quello di portare qui oggi la bandiera della pace, per dire il nostro categorico NO a tutto questo. Ciascuno di noi in questi giorni ha raccolto anche dei beni di prima necessità che vi doneremo per farli arrivare nei territori colpiti. "Bisogna assolutamente impedire che il modo di agire che abbiamo visto in queste settimane in Ucraina diventi un metodo: ne sarebbero sconvolte le regole della convivenza internazionale". A dirlo è stato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia per il 93esimo anniversario dei Patti Lateranensi e dell'accordo di revisione del Concordato. Il Capo dello Stato ha sottolineato che ci troviamo nella situazione "grave e inedita di un Paese potente che invade con la violenza un Paese indipendente per imporgli le proprie scelte" e questo "crea allarme e preoccupazione crescente in tutto il mondo".

Ci uniamo alla preghiera di Papa Francesco perché non si chiudano gli occhi sulla realtà e non ci si giri dall'altra parte di fronte a tanta sofferenza». Ci siamo dati appuntamento nella nostra scuola tra qualche settimana, vi terremo aggiornati sui nuovi progetti che porteremo avanti insieme.

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VCCF00400L